DE MAGISTRIS: PROCURA ESAMINA INTERCETTAZIONI MASTELLA

22 09 2007

(da www.ildomanionline.it)

CATANZARO, 22 SET – Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, non è indagato nell’inchiesta Why Not condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi De Magistris, ma le intercettazioni dei colloqui telefonici che avrebbe avuto con alcune delle persone coinvolte nell’indagine, inserite nel fascicolo processuale, sono al vaglio degli inquirenti per valutarne l’eventuale rilevanza sul piano penale.
E’ per questo che la richiesta rivolta da Mastella al Csm di disporre il trasferimento cautelare d’ufficio del sostituto De Magistris, oltre che del procuratore Mariano Lombardi, fatta a conclusione degli accertamenti degli ispettori inviati dal ministro a Catanzaro, sta suscitando una serie di perplessità e critiche.
Si discute, in particolare, dell’opportunità dell’iniziativa del Ministro della Giustizia in presenza di un’inchiesta in cui, sia pure per circostanze non considerate illecite, compare il suo nome.
A questo si aggiunge il fatto che nell’ambito della stessa inchiesta Why Not è stato iscritto nel registro degli indagati il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, nei confronti del quale s’ipotizza il reato di abuso d’ufficio.
Da qui l’accusa rivolta da più parti al ministro di avere attuato nei confronti di De Magistris una sorta di ritorsione politica al fine di ottenere il suo allontanamento dalla Procura di Catanzaro e l’assegnazione del fascicolo dell’inchiesta ad altro magistrato.
Un sospetto che non è basato su alcun elemento concreto ed al quale già ieri sera il Ministero della Giustizia ha replicato con una nota precisando che le richieste del ministro “sono state formulate nell’esclusivo interesse del buon funzionamento della giustizia”.
De Magistris ha trascorso la mattinata di oggi nel suo ufficio dove si è recato, com’é sua abitudine, di buon’ora.
Ai giornalisti che lo hanno avvicinato ha detto di sentirsi “sereno” e di essere intenzionato ad andare avanti, nel suo lavoro, “come e più di prima”.
Nessun commento in merito alla richiesta del ministro. Altrettanto ha fatto il procuratore Lombardi, che ha ribadito, così come aveva fatto ieri, che “non è questo il momento di parlare”.

Il destino di De Magistris e del procuratore Lombardi si saprà l’8 ottobre, quando la sezione disciplinare del Csm si pronuncerà sulla richiesta di trasferimento cautelare d’ufficio fatta dal Ministro Mastella.
Nessun dubbio, comunque, che fino alla decisione da parte del Csm le polemiche per l’iniziativa del ministro Mastella saranno pesanti. Se n’é avuto un assaggio già oggi con una serie di prese di posizione politiche molto critiche da parte di esponenti sia del centrosinistra sia del centrodestra.
Cesare Salvi, capogruppo al Senato di Sinistra Democratica, ha parlato di iniziativa che “suscita preoccupazione e seria perplessità “, aggiungendo di augurarsi che “il Governo sappia chiarire rapidamente le ragioni dell’ iniziativa che allo stato delle conoscenze appare priva di giustificazioni”.
Giacomo Mancini, deputato dello Sdi, ha parlato di “iniziativa devastante come la strage di Capaci”, mentre Giovanni Russo Spena, capogruppo al Senato di Prc, ha detto di augurarsi che l’iniziativa di Mastella “non sia nata in ambiti impropri e non abbia dentro la compagine governativa altri segni che non siano quelli che Mastella deve appunto spiegare”.
Molto decisa anche la presa di posizione di Beniamo Donnici, europarlamentare di Italia dei Valori, secondo il quale Mastella deve ritirare la richiesta perché viziata all’origine da conflitto di interessi”.
In serata è intervenuto anche il responsabile Giustizia di Froza Italia, Giuseppe Gargani, secondo il quale l’iniziativa di Mastella “é certamente un ulteriore duro colpo per l’equilibrio dei poteri in questo Paese”.
Due consiglieri comunali dell’Udeur di Locri, Giuseppe Mammoliti ed Emilio Spataro, infine, si sono dimessi dal partito in segno di protesta contro la richiesta di Mastella nei confronti di De Magistris.


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23 09 2007

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